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Se stai cercando un’avventura indimenticabile in Perù, il Salkantay Trek è una delle migliori opzioni per arrivare a Machu Picchu. È un percorso impegnativo, ricco di paesaggi mozzafiato, cambiamenti climatici e un’incredibile esperienza culturale. Di seguito ti racconto la mia esperienza nel Trekking Salkantay giorno per giorno, così saprai esattamente cosa aspettarti.
Noi siamo arrivati a Cusco un paio di giorni prima in autobus. Ne abbiamo approfittato per visitare la città e gustare la gastronomia locale. Infine, il giorno prima del nostro trekking siamo andati a dormire presto, dato che il ritiro iniziava molto presto il giorno successivo.
Salkantay Trek giorno 1: Inizio dell’avventura e Laguna Humantay
La giornata è iniziata presto. Alle 4:50 del mattino, il minibus ci ha preso in hotel. Dopo un viaggio di 2 ore, ci siamo fermati per fare colazione (puoi scegliere tra americana o continentale), e poi abbiamo proseguito per un’altra ora fino all’inizio del trekking.
La prima parte del trek è relativamente facile. C’è una piccola salita e poi il percorso è pianeggiante fino al primo campeggio, camminando lungo un acquedotto.
Opzionale: Salita alla Laguna Humantay. Se cerchi una sfida fin dal primo giorno, puoi salire alla Laguna Humantay. È la salita più impegnativa di tutto il trek, con un’ora di salita continua, ma la vista spettacolare vale lo sforzo. Se non ti senti in forma, puoi pagare un cavallo per salire.
Nel pomeriggio, abbiamo fatto il tea time alle 17:00 con un briefing sulla giornata successiva, e poi la cena alle 18:00.
Il cibo era delizioso e le porzioni più che generose.
Giorno 2: La sfida del Passo Salkantay
Ci hanno svegliati alle 4:30 con un tè di coca per aiutarci con l’altitudine. Dopo la colazione, abbiamo iniziato la camminata alle 5:30.
Il tratto della mattina è il più impegnativo del trek: 4 ore di salita fino al Passo Salkantay (4.650 m). A differenza del giorno precedente, questa salita alterna tratti in salita e “Inca flat” (terreno irregolare).
Se preferisci non camminare, puoi noleggiare un mulo per 130 soles (3 ore di percorso). Anche se è più facile, dovrai aspettare un’ora al campeggio.
Arrivati in cima, abbiamo fatto un rituale Inca con foglie di coca in onore della Pachamama. La sensazione di successo è indescrivibile.
La discesa fino al pranzo è durata 2 ore. Poi abbiamo continuato a scendere per altre 3 ore fino al campeggio, attraversando un terreno ripido e roccioso. Bisogna fare attenzione, perché se piove diventa molto scivoloso e pericoloso.
Il campeggio di questa notte è stato il meno piacevole di tutto il trek, perché non c’era molta privacy.
Servizi disponibili:
- Doccia calda: 10 soles
- Wi-Fi: 10 soles
- Elettricità: 5 soles
Abbiamo concluso la giornata con il tea time e la cena, con un briefing sul percorso del giorno successivo.
Giorno 3: Natura, caffè e acque termali
Questa volta ci hanno svegliati alle 5:00 con un tè di coca. Dopo la colazione, abbiamo iniziato la camminata alle 6:15.
La giornata è stata molto più facile. Abbiamo camminato per 3 ore in piano, con alcune discese lungo la strada.
Abbiamo fatto una sosta speciale in un tour di caffè e piantagione di coca, dove abbiamo imparato la storia di queste coltivazioni in Perù, abbiamo tostato e macinato il caffè e assaggiato il cioccolato fondente locale.
Poi abbiamo preso un van fino al campeggio, dove abbiamo pranzato e salutato chi faceva il tour di 4 giorni.
Nel pomeriggio siamo andati alle terme (costo 50 soles, taxi e ingresso inclusi). Abbiamo passato 2 ore rilassandoci, godendoci l’acqua calda e bevendo qualcosa nei chioschi.
Questo campeggio è stato il nostro preferito, è il più comodo, con camere ampie, elettricità, Wi-Fi e letti con cuscini.
Giorno 4: Verso Aguas Calientes
Ci siamo svegliati alle 5:00 (senza tè di coca questa volta).
Quel giorno avevamo due opzioni:
- Taxi (30 soles): evita la camminata e ti porta direttamente al ristorante dove aspetterai i tuoi compagni. Puoi riposarti sulle amache al piano superiore.
- Camminata (3 ore): è l’opzione che ho scelto: abbiamo percorso un sentiero ripido con precipizi. Se piove, la discesa può diventare molto complicata. Arrivati in cima, puoi visitare alcune rovine e, se il meteo lo consente, scorgere Machu Picchu in lontananza.
Da lì abbiamo preso un altro van fino alla centrale idroelettrica, dove è iniziata una camminata di 3 ore seguendo i binari del treno. Pur essendo un percorso pianeggiante, ci sono tratti un po’ più insidiosi in cui devi attraversare il fiume su traverse di legno.
Infine siamo arrivati ad Aguas Calientes, abbiamo camminato fino all’hotel e abbiamo avuto il resto del pomeriggio libero. L’hotel era molto confortevole.
Importante: I bagagli arrivano molto più tardi (circa alle 18:00), quindi ti consiglio di portare un cambio di vestiti nello zaino.
La sera ci siamo incontrati con il nuovo gruppo per la visita a Machu Picchu e abbiamo cenato in un ristorante con menù incluso.
Giorno 5 – Tappa finale: Machu Picchu, il gran finale
Questa giornata merita un post a parte, ma ti anticipo che è stato il momento culminante del viaggio.
Esistono molte opzioni per raggiungere Machu Picchu: puoi arrivare direttamente in treno, con un tour guidato che include la visita alla Valle Sacra o percorrendo altre rotte come il Cammino Inca; ma nel mio caso posso assicurare che la visita a Machu Picchu dopo aver completato il Salkantay Trek è stata semplicemente magica, e poter esplorare a fondo la cittadella dopo aver camminato così tanto la rende ancora più speciale.
Consiglio: se vuoi salire in bus, acquista i biglietti il giorno prima presso l’ufficio competente.
Vale la pena il Salkantay Trek secondo la nostra esperienza?
Assolutamente sì. Anche se è un percorso impegnativo, ogni giorno offre paesaggi mozzafiato ed esperienze uniche. La camminata è dura, ma raggiungere Machu Picchu in questo modo rende ogni sforzo ripagato. Se cerchi un’alternativa impegnativa al Cammino Inca, il Salkantay Trek è la tua scelta.
Spero che questa guida ti aiuti a pianificare la tua avventura!
Se hai già completato il Salkantay Trek, condividi la tua esperienza nei commenti.
